Fantasy
2019
523
La musa degli incubi, secondo capitolo della serie iniziata con Il sognatore, si è rivelato un ottimo epilogo della puntata precedente.
Ma prima di arrivare all’epilogo vero e proprio i nostri amati personaggi affronteranno l’impossibile attraverso mille sfide e imprevisti che li metteranno a dura prova.
Il libro
Per quanto riguarda lo stile dell’autrice vi rimando alla recensione de Il sognatore, in quanto a mio parere le caratteristiche tecniche dei due testi sono pressoché identiche.
Il ritmo è medio, “rallentato” solamente da qualche descrizione un po’ prolissa e da alcune scene volutamente più lente rispetto al resto del libro.
Come per il primo volume, anche per questo il punto di forza è l’originalità della componente fantasy: luoghi, persone, poteri magici ed eventi sovrannaturali si distinguono senza dubbio nel marasma dei fantasy recenti.
Personalmente questo è proprio l’aspetto che ho apprezzato di più perché rende la trama non scontata. Inoltre, a migliorare ulteriormente la trama ci sono continui colpi di scena e mutamenti nella percezione dei personaggi.
Almeno quattro dei personaggi dipinti come ” i cattivi” antagonisti nel primo romanzo, si riscoprono buoni in questo volume e viceversa. Anche se in realtà questa affermazione minimizza il districarsi della trama: i protagonisti stessi vengono messi alla prova e costretti a sfidare sé stessi in lotte interiori tra la realtà e l’inconscio.
La musa degli Incubi, o Sarai, è la vera protagonista di questo volume, ovviamente affiancata da Lazlo e Minya, che non perdono importanza.
Oltre la trama
Se nel primo volume l’elemento chiave era il Sogno, in questo secondo volume il tema portante è l’Incubo: non inteso solamente come “brutto sogno” ma anche come “il proprio incubo personale”, la paura più nascosta e terrificante che ognuno ha dentro di sé.
Di conseguenza ogni passo nell’evolversi della trama è scandito dalla paura di uno o più personaggi. Per Lazlo è la perdita di Sarai, per Sarai perdere Lazlo e incontrare il padre, per Minya rivivere il passato in cui è rimasta mentalmente intrappolata per quindici anni, e così via.
In conclusione
Consiglio questa serie a tutti gli amanti del fantasy e a chi volesse sperimentare una lettura diversa per ambientazione e protagonisti.
Personalmente l’ho trovata molto originale e ben strutturata (avrei evitato la prolissità e la lentezza delle scene sdolcinate tra Lazlo e Sarai, ma è un parere estremamente soggettivo, unico motivo per cui ho evitato le 5 stelle XD).
Sicuramente leggerò la serie precedente pubblicata da Laini Taylor, su cui a questo punto ho grandi aspettative!
Se vi va, commentate qui sotto o su instagram dandomi il vostro parere su questo libro.
Vi lascio il link per l’acquisto: la musa degli incubi.
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