Magia: Volva, seidr e altri strani vocaboli…
Ciò che spesso viene accomunato con il termine “maga” o, spesso in tono dispregiativo, “strega” ha origini molto antiche e talmente vaste e diversificate che è difficile semplificare fino a utilizzare 2000 caratteri. Questo perché: presso ogni popolazione, nell’arco di millenni, si sono formate usanze diverse riconducibili alla “magia”; il significato stesso della parola è cambiato svariate volte passando tra interpretazioni positive, negative, realistiche e non, religiose o addirittura sceniche.
Per rimanere in tema con gli argomenti dell’ultimo periodo, oggi vediamo alcune delle figure più importanti nella pratica delle arti magiche nella cultura norrena:
🌿Seidr
il termine più vicino a ciò che viene definito stregoneria. I praticanti vantavano abilità come mutare forma, controllare animali, doti spiritiche, oracolari, ecc. Venivano consultati per ogni necessità e si pensava che queste abilità provenissero da Freya stessa.
Queste arti venivano praticate in una sorta di trance e si basavano sul controllo della mente altrui. Le donne che praticavano queste arti venivano chiamate Seithkonur, gli uomini Seithmenn.
Il praticante viaggiava con una serie di aiutanti e, secondo alcuni, questa era un’arte di cui vergognarsi.
🌿Spà:
termine che indicava colui che è in grado di determinare la legge del destino.
L’esempio più celebre è quello delle Norne (the norns), ma anche Sif, moglie di Thor, è descritta con poteri simili.
Sono Spà anche le donne note come völva: donne capaci di prevedere il futuro. Secondo i più erano venerate e rispettate da tutti.
L’esempio più famoso è Frigga, che conosce il destino di tutti ma si rifiuta di rivelarlo.
🌿Galdr:
significa letteralmente incantesimo.
Si tratta di un incantesimo cantato o recitato dal praticante; questa è una delle poche pratiche di cui sono rimaste molte testimonianze scritte, come canti e incantesimi, attraverso saghe e miti tramandati nel corso di millenni.
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