Fantasy, Urban fantasy
Decima musa
2020
Copetina flessibile
Fin dall'antichità l'uomo si è mostrato disposto a tutto pur di ottenere il potere. Heles, l'Alta Sacerdotessa di un'amena isola al centro del Mediterraneo, ha sacrificato ogni cosa per assicurarsi che nonostante ciò la pace perdurasse. A distanza di secoli, la vita di Enea sembra andare in mille pezzi quando Adam, il suo ragazzo, scompare senza lasciare alcuna traccia di sé. Cosa hanno in comune due anime tanto diverse? Un conflitto che ha superato i confini del tempo stesso li legherà indissolubilmente. Un'oscura setta tenterà di svelare i loro segreti e non si fermerà davanti a niente. L'umanità ha bisogno di un nuovo eroe che riporti la pace. Ma Enea potrebbe non essere quello che tutti si aspettano. "La Memoria di Areté", primo romanzo di una trilogia New Adult, racconta la storia di due personaggi che dovranno imparare a conoscere i loro limiti e le crescenti responsabilità che sembrano accomunarli, anche se divisi dallo scorrere insesorabile del tempo. Un nuovo eroe sfiderà un mondo nascosto nell'ombra, superando le convenzioni di genere e scoprendo lati di se stesso da sempre celati nella sua anima.
La memoria di Areté di Alessio d’Avino è un romanzo fantasy paranormale che tratta d’identità individuale (sia psicologica che sessuale), di spiritualità e molto altro; è il primo volume di una saga e presenta i due protagonisti, Enea e Heles.
Heles è una sacerdotessa di una religione dimenticata, Enea è un ragazzo come tanti, contemporaneo, che vive a Napoli e conduce una vita normale, fino a quando il suo fidanzato non scompare improvvisamente. Enea inizia a sentirsi sempre più “strano”, a comportarsi diversamente, e poco a poco le storie dei due protagonisti – per quanto distanti – iniziano a mescolarsi. L’ambientazione passata “mistica” e quella presente “urbana” si alternano dando ritmo alla lettura e rendendola più interessante. Questo è uno degli aspetti positivi del romanzo, insieme all’atmosfera (soprattutto nelle parti dedicate ad Heles).
Un’altra menzione positiva va alla quantità di temi affrontati in questo testo: come accennato all’inizio, si parla dell’individuo in tutte le sue sfaccettature e conseguenze di essere quel preciso individuo nel mondo esterno.
Ciò che personalmente non ho apprezzato a pieno è stato l’insieme: molti contenuti sia a livello di trama fine a sé stessa e sia come messaggi da veicolare al lettore. Inoltre, conoscendo l’autore, è sembrato di “sentirlo parlare”, come se stesse raccontando la sua storia. Questo non è sbagliato, anzi penso sia bello ritrovare gli autori all’interno delle loro opere! In conclusione, forse, approfondire meglio alcuni passaggi e rendere il racconto più “universale”, avrebbe fatto in modo che il lettore entrasse più facilmente in sintonia con i protagonisti.
Detto ciò, ho apprezzato molto anche l’uso che è stato fatto della magia all’interno della trama e così come il legame con il lontano passato, due argomenti a cui tengo molto anche io.
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