Horror, Gotico
Mimesis
Le donne non sono più cattive, né meno cattive degli uomini, semplicemente lo sono in modo diverso. Quando a sollevare la paura al livello di orrore è l’immaginazione femminile, l’orrore è essenzialmente orrore quotidiano: non l’invenzione di quel che è orribile, perché strano, ma la scoperta di quanto vi sia di orribile in quel che è quotidiano. Dagli orrori tragicamente possibili, quali la violenza del potere – non solo e, forse, non soprattutto fisica – alle realtà capovolte, riflesse, rovesciate come un guanto, un filo rosso fatto di “brividi sottili, arcani, inquietanti” tiene uniti questi racconti. Un orrore autentico, sottile e molteplice, ma anche pragmatico, ragionevole e concreto. Il lettore verrà condotto nei sotterranei più affascinanti e misteriosi che ci siano: quelli della natura umana e femminile. Poiché se non vi è orrore dove non vi è immaginazione, non vi è orrore fuori di noi che non rifletta quello che è in noi.
Gotico femminile è una raccolta di racconti edita da Jouvence Edizioni. Racchiude sedici racconti horror-gotici di autrici vissute nei due secoli passati.
Attraverso questi sedici racconti si esplorano vari aspetti dell’orrore: dalla superstizione popolare al dolore fisico, dal terrore dell’ignoto all’angoscia della sofferenza e della perdita.
Ogni racconto è scritto con uno stile ed un ritmo diverso, ma tutti con estrema eleganza: un esempio su tutti è Mary Shelley, qui citata con un estratto di Frankenstein, maestra di stile ed eleganza ma al contempo di orrore e suggestione.
Nello specifico, la raccolta è così suddivisa:
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- ORRORE ANTICO:
– Margherita di Navarra – Novella XXXI e XXXII
– Aphra Behn – I Rossi, I Neri e i Bianchi
– Madame d’Aulony – Il ramoscello d’oro - GOTICO E IL NERO
– MAdame de Stael – Paesaggio, Leonora
– Ann Redcliffe – Elena e Schedoni, Il velo nero
– Jane Austen – il piacere della paura
– Mary Shelley – Nascita di Frankenstein
– George Sand – L’iniziazione
– Charlotte Bronte – La camera rossa
– Emily Bronte – Una voce
– Matilde Serao – Gioco e delirio, La fattucchiera
– Vernon Lee – La voce malefica
– Carolina Invernizio – La morta vive
– Grazia Deledda – Un grido nella notte - ALTRI ORRORI
– Wanda von Sacher-Masoch – Temporale, Apparizione
– Annie Vivanti – Sulle coste di Malabar, La curva dell’arcobaleno
- ORRORE ANTICO:
Alcuni racconti sono crudi (Aphra Behn), altri sono inquietanti (Jane Austen), altri sono macabri (Mary Shelley): in questa raccolta si esplorano tutte le possibili paure umane, sfociando appunto nell’orrore. Non solo: mettendo in risalto le paure, si mettono ugualmente in risalto le conseguenze alle paure: i lati più oscuri e deplorevoli dell’animo umano, la meschinità, l’ignoranza, la cattiveria e l’invidia.
Trattandosi di racconti estratti da romanzi o antologie famosi, è possibile che gli appassionati del genere li abbiano già letti. Tuttavia è interessante leggerli tutti insieme per avere una visione complessiva sia delle autrici che dell’interpretazione della paura che gli autori della raccolta hanno voluto dare.
Infine, contiene note biografiche su ogni autrice, prima di ogni racconto.
Le fantasime e i negromanti piacciono al volgar popolo come alle colte persone; un avanzo è questo della nordica mitologia; è una disposizione che naturalmente ispirano le lunghe notti de’ climi settentrionali; e per altro canto, benché il cristianesimo combatta tutti i mal fondati timori, non però meno le popolari superstizioni hanno sempre una certa affinità colla religion dominante.
Personalmente ho trovato questa raccolta Gotico femminile molto interessante, ben strutturata e ben curata, nonostante avessi già letto alcuni dei racconti. Mi hanno particolarmente colpito quelli di Aphra Behn perché, riferendosi alle barbarie realmente perpetrate dai bianchi dei confronti degli indigeni americani, hanno reso quel tipo di orrore ancora più percepibile e impressionante.
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