Morte nelle Highlands è un thriller che potrebbe sembrare scontato per la trama ma, in realtà, è molto originale nella forma.
Mi spiego meglio: la trama presenta dei punti comuni a molti altri thriller. L’ambientazione in una baita sperduta, la festa tra amici che si trasforma in tragedia, omicidi senza apparente spiegazione, i sospetti che ricadono su coloro che fino ad un attimo prima erano stati compagni di scherzi e bevute.
La particolarità del romanzo è, invece, la struttura della narrazione: non solo non si sa chi sia l’assassino, non si sa nemmeno chi sia la vittima!
Il libro
Morte nelle Highlands si rivela comunque un buon thriller, soprattutto per la struttura descritta poco fa.
Può essere suddiviso in due parti: la prima dal ritmo più lento e costate e la seconda dal ritmo più veloce e con una serie di colpi di scena più repentini.
Se, per un accanito lettore di thriller, la prima parte può risultare lenta e prolissa, sicuramente la seconda metà può riscattare il libro e portare ad un giudizio positivo.
Quando ti rendi conto di quanto siamo isolati,
capisci che soltanto un matto sceglierebbe di viverci,
soltanto chi scappa da qualcosa,
o chi non ha niente da perdere.
Persone come me.
Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole: si alternano descrizioni, dialoghi e pensieri. Per quanto riguarda il ritmo, invece, si nota molto la differenza tra la prima metà del libro e la seconda.
L’ambientazione, come anticipato, è una baita sperduta in montagna, d’inverno (è capodanno!). L’atmosfera è, inizialmente, festosa e spensierata; successivamente diventa inquieta e sospettosa.
I protagonisti sono molto vari: vengono descritti singolarmente, sono perlopiù coppie ma anche single che si ritrovano abitualmente per festeggiare insieme. Benché siano descritti come amici, sin dall’inizio vengono poste in evidenza situazioni di invidia, gelosia o incomprensione.
In conclusione
Consiglio questo libro (soprattutto in questo periodo… una buona “lettura sotto l’ombrellone”!) a lettori di thriller e non. Infatti si tratta di un thriller non eccessivamente cruento o psicologico, perciò può essere apprezzato anche da chi non predilige esclusivamente questo genere di letture.
Ringrazio @giuntieditore per avermi dato la possibilità di leggerlo in anteprima!
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