Timidi Zampilli: Gocce di luce nell’arida Sfera

Timidi Zampilli Book Cover Timidi Zampilli
Mara Spoldi
Poesia
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L’opera è composta da un centinaio di poesie, disposte in ordine cronologico, che riflettono i vissuti interiori dell'autrice nel decennio intercorso a partire dai suoi inquieti 20 anni. Il suo percorso poetico ebbe inizio da un evento doloroso, la morte di un amico. Da allora Mara intraprese un cammino di scrittura che non ebbe mai fine e che raggiunse il suo apice poetico con una poesia ispirata ad un Cammino specifico, quello verso Santiago de Compostela, al quale l'autrice dedica due importanti componimenti all'interno del libro. Le opere della giovane ragazza ventenne si evolvono nel tempo, mutandosi nello stile e trovando le proprie peculiarità negli scritti della poetessa trentenne. La poesia “Timidi zampilli” dà il titolo a tutta la raccolta; la scelta è ricaduta proprio su di essa poiché sintetizza l’essenza della Poesia in quanto tale: ogni singolo componimento vuole essere un “timido zampillo per inumidire gli animi dell’arida nostra Sfera”, metafora di quel pizzico di profondità che mira a contrastare, nel suo piccolo, l’aridità che divampa nel mondo. Queste opere trattano temi differenti, ma c’è un filo invisibile che lega la varietà della raccolta e spetta al sensibile lettore poterlo scorgere nella più intima lettura.

Timidi Zampilli: Gocce di luce nell’arida Sfera

Introduzione dell’autrice:

L’opera è composta da un centinaio di poesie disposte in ordine cronologico. Questa raccolta di versi riflette un percorso poetico evoluto negli anni che, gradualmente, ha visto mutare lo stile, perfezionare la forma e trovare delle proprie peculiarità. La poesia “Timidi zampilli”, scritta nel novembre 2005, dà il titolo a tutta la raccolta; la scelta è ricaduta proprio su di essa poiché sintetizza l’essenza della Poesia in quanto tale.

Ogni singolo componimento della raccolta, nonché la raccolta stessa, vuole essere un “timido zampillo per inumidire gli animi dell’arida nostra Sfera”, metafora di quel pizzico di profondità che mira a contrastare, nel suo piccolo, l’aridità che divampa nel mondo. Queste opere trattano temi differenti ma c’è un filo invisibile che lega la varietà della raccolta e spetta al sensibile lettore poterlo scorgere nella più intima lettura.

La raccolta:

La raccolta di poesie racconta eventi e tratta diversi argomenti – tra cui alcuni particolarmente toccanti – che, a prima vista, potrebbero sembrare collegati tra loro unicamente dall’ordine cronologico.

In realtà, tutti gli scritti sono accomunati da una sensibilità indescrivibile e, a mio parere, dal desiderio di trasmettere, appunto, un messaggio di “sensibilizzazione” nei confronti di un mondo sempre più arido e indifferente davanti alle emozioni.

Alcune poesie sono davvero molto profonde; ne ho scelta una in particolare, della quale riporto alcuni versi:

Mai più l’udirò
il mio nome, tra la folla
e mai più, voltandomi vedrò
il volto radioso, fiorente
oggi, nell’antro
pallido, assente.
Perché?
Tu dimmi, perché?
Domanda sterile.
-nel deserto sconfinato di risposte-.
E dimmi, che sarà?
Tu già sai com’è l’ Aldilà.

– A Matteo

Posso assicurare che questa è solo la millesima parte di ciò che si trova in questa raccolta.

Il libro:

Un libro estremamente curato: non solo nella stesura degli scritti, ma anche nell’aspetto. Le poesie si alternano a fotografie in bianco e nero di ottima qualità e, anch’esse, molto espressive.

Un’opera completa ed elegante.

In conclusione:

Consiglio la raccolta non solo agli amanti della poesia, ma anche a tutte le persone sensibili, alle mamme, alle sorelle, alle figlie, e…

Credo che la poesia sia molto soggettiva e intima, sicché diventa difficile rendere appieno l’idea di ciò che si è letto ma credo che in poesie di questo tipo ognuno possa trovare spunti di riflessione e immedesimarsi nelle parole dell’autrice.

Ringrazio Mara per avermi dato la possibilità di leggere la sua opera e lascio il link su cui trovare informazioni sul libro:

ILMIOLIBRO