2017
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“Era il primo giorno di scuola di una calda giornata di inizio ottobre". Così inizia la storia di un bambino di undici anni, che nel giro di poco si ritrova a vivere un’esperienza completamente diversa da quella che si era immaginato. Verrà catapultato in un luogo a lui estraneo, solo e senza che nessun adulto gli conceda delle risposte che possano aiutarlo a comprendere l’improvviso cambiamento di vita. L’unico conforto lo troverà tra le pagine dei libri, in un alternarsi tra vita reale a lui incomprensibile e storie fantastiche ed avvincenti. Cercherà d’affrontare le sue paure, scoprirà misteri ma soprattutto viaggerà con la fantasia attraverso i preziosi racconti dei suoi eroi.
Perso tra le pagine, Barbara Pasinato
? Trama
1968, un bambino di undici anni si appresta a passare dalle scuole elementari alle medie: è un bambino sorprendentemente intelligente e studioso per la sua età e questo lo aiuterà durante tutte le avventure che dovrà affrontare: dovrà, infatti, trascorrere diversi mesi in un istituto per bambini gestito dalle suore.
La mamma lo lascia in quel luogo spiegandogli che è per il suo bene, per questioni di salute. All’interno dell’istituto il bambino passerà un periodo piuttosto lungo della sua vita, soprattutto considerando la fase delicata in cui si trova: la crescita, il confronto con persone nuove e sconosciute.
Ciò che aiuterà maggiormente il bambino a superare positivamente questo periodo e ad apprendere il più possibile da questa esperienza saranno un diario e dei libri. Inizierà, quasi per gioco e per passare il tempo, a scrivere un diario per annotare tutto ciò che gli succede: l’amicizia con Anna, poco più grande di lui e da più tempo nell’istituto, gli insegnamenti del professore, le letture e i rari incontri con i parenti.
Le letture, soprattutto, lo aiuteranno a “misurare” la sua crescita e i suoi mutamenti nel carattere e nella personalità: molto giudizioso e intelligente sin da piccolo, si troverà a valutare lui stesso i cambiamenti dovuti alla sua crescita e, poco a poco, ripensare ai primi giorni passati all’istituto, a come abbia cambiato punti di vista e appreso molte cose sulle persone che gli stanno intorno.
La madre andrà a riprenderlo dopo alcuni mesi: troverà un bambino più maturo e adulto, con un bagaglio di esperienze che non dimenticherà mai.
Alla fine del libro, infatti, lo ritroviamo adulto, mentre pensa ai tempi passati e riceve un pacco decisamente inaspettato, che lo farà partire per una nuova avventura strepitosa.
? Il libro:
Perso tra le pagine è un libro molto scorrevole, dal sapore nostalgico: la storia del bambino si mescola alle sue letture e ai personaggi che lui giudica e con cui si confronta, sullo sfondo il Piemonte d’altri tempi.
Il ritmo del libro è scandito dalle giornate annotate sul diario, dalle vicissitudini del bambino e dal cambiare delle stagioni, viste attraverso le mura dell’istituto. La narrazione viene fatta dal bambino in prima persona, attraverso i suoi pensieri ed il suo diario.
Un libro molto piacevole che racconta la storia del Piemonte e del Canavese, di alcuni personaggi che ne hanno fatto la storia, visti con gli occhi di un bambino curioso e intelligentissimo.
? Cosa mi è piaciuto:
- La storia del Canavese vista attraverso quella del bambino;
- Le foglie;
- L’apprendimento a la formazione di una persona attraverso i libri.
? Cosa ne penso?
Penso sia molto interessante per gli amanti del nostro territorio, per chi si rifiuta di dimenticare la storia e dei personaggi che hanno contribuito a dare un’identità a queste zone.
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