Salvador Dalí, all’anagrafe Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, 1º marchese di Dalí de Púbol (1904- 1989) è stato un pittore, scultore, scrittore, fotografo, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo.
Dalì dai mille volti
Salvador Dalì non è stato semplicemente un pittore, è stato un artista a tutto campo. Egli, infatti, oltre ad essere un abilissimo disegnatore, riuscì ad esprimere la sua arte e la sua personalità in molti ambiti differenti: cinema, scultura, fotografia e design.
Molto celebri sono sicuramente le sue opere surrealiste e le sue opere di design nell’arredamento d’interni.
Aveva una predilezione per il colore oro, gli elementi sgargianti e appariscenti, lo stile orientale e il lusso in generale. Pare che si fosse auto attribuito una discendenza araba.
Oltre che per le sue opere, Dalì viene spesso ricordato per il suo atteggiamento stravagante e impertinente – anche nei confronti di chi “era dalla sua parte”.
Salvador Dalì: Il simbolismo
Nel suo lavoro Dalí si è ampiamente servito del simbolismo.
- gli “orologi molli”, apparsi per la prima volta in La persistenza della memoria, si riferiscono alla teoria di Einstein che il tempo è relativo e non qualcosa di fisso.
- l’elefante: apparso per la prima volta nel 1944, è ispirato al piedistallo di una scultura di Bernini che rappresenta un elefante che trasporta un antico obelisco. L’elefante, simbolo fallico, goffo e “pesante”, rappresenta l’irrealtà con le sue zampe sottili e fragili. L’intento di Dalì era, infatti quello di trasmettere un senso di irrealtà e spensieratezza, gioia ed emozioni forti.
- l’uovo, associato al periodo prenatale e intrauterino, usandolo per simboleggiare la speranza e l’amore e appare spesso nelle sue opere.
- le formiche: rappresentano la morte, la decadenza e uno smisurato desiderio sessuale;
- la chiocciola: rappresenta la mente umana.
- le locuste: rappresentano paura e distruzione.
Curiosità su Dalì
- Salvador Dalì è stato espulso dalla scuola d’arte perché sosteneva che nessuno dei docenti fosse abbastanza competente da giudicarlo
- Aveva animali domestici insoliti: il più conosciuto è il cucciolo di tigre che portava al guinzaglio (di cui si conosce il celebre scatto all’interno di un ristorante di Manhattan)
- Era convinto di essere la reincarnazione del fratellino morto prima della sua nascita
- Nel ’69 ha disegnato il logo dei Chupa Chups
- Era una appassionato di cucina e nel ’73 ha pubblicato un suo libro di ricette
Dalì in un libro
Il libro che vi consiglio oggi è Dalì edito da Giunti. Si tratta di un volume di circa 160 pagine, in cui sono riportate tantissime informazioni e curiosità sull’artista, oltre a foto e opere. Davvero consigliato perché ben strutturato, curato e dettagliato! Adatto agli appassionati d’arte ma anche a chi stesse cercando informazioni su un personaggio fuori dagli schemi, oltre che un artista straordinario!