Il marchio degli stregoni
Trama:
Matthew è un ragazzo come tanti, con una vita semplice ed abitudinaria, fino al giorno in cui si trova catapultato in un mondo parallelo, sconosciuto. Dopo un esame universitario, Matthew si sente “strano” e disorientato: il marchio degli Stregoni compare sul suo braccio.
La storia riprende con lui prigioniero, senza memoria, che prova a ricostruire un passato incerto con l’aiuto di un altro ragazzo prigioniero come lui. Da questo momento il poi la vita di Matthew non sarà più la stessa: casi di omicidio, poteri magici e ricordi che si rifiutano di tornare a galla.
Il libro:
Un romanzo fantasy contemporaneo che unisce la fantasia di un mondo magico alla realtà di della quotidianità milanese – la definizione corretta di questo tipo di romanzo è Urban Fantasy. Questa è la particolarità del romanzo: luoghi reali, fatti irreali. La struttura è abbastanza semplice, alterna flashback e narrazione contemporanea. L’atmosfera è particolare, proprio perché unisce due elementi molto contrastanti, cioè il mondo della magia e Milano.
Il ritmo è medio: i fatti si susseguono abbastanza velocemente, ma il ritmo generale del romanzo è rallentato da flashback e ricordi.
I personaggi sono pochi (Il protagonista, l’amica, il compagno di cella e l’investigatore sono i principali), ma sono ben definiti e caratterizzati.
Cosa mi è piaciuto:
- L’idea generale
- L’ambientazione
Cosa non mi è piaciuto:
- Refusi e errori: compaiono spesso e, a mio avviso, rubano l’attenzione che dovrebbe essere interamente dedicata alla trama e alla lettura in generale.
In conclusione:
Lo consiglio agli appassionati di questo genere specifico, l’ambientazione influisce molto su un romanzo fantasy: il fatto che sia ambientato in un luogo reale può piacere ad alcuni e non piacere ad altri!
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