La geisha e il suonatore di banjo

La geisha e il suonatore di banjo Book Cover La geisha e il suonatore di banjo
Jérôme Hallier
Romanzo
Giunti
Copertina rigida
368

Kyoto, 1900. In una delle più eleganti case da tè della città, vive Omiya, una giovane geisha che sogna di evadere dai confini ristretti del suo mondo. Un mondo dove fin da bambina le è stato insegnato come muoversi, parlare, vestirsi, in cui non c’è spazio per i propri desideri e nemmeno per l’amore, visto che è la sua padrona a scegliere per lei amanti e protettori. Ma un giorno un vecchio liutaio dona alla ragazza un misterioso shamisen, che ha il potere di commuovere chiunque lo ascolti. Così la fama di Omiya arriva fino all’imperatore, che le chiede di unirsi alla delegazione giapponese in partenza per l’Esposizione Universale di Parigi. Il gruppo di geishe risveglia la curiosità degli europei, che fanno la fila per vederle, ma è impossibile sfuggire alla rigida sorveglianza del capitano Yoshikawa, che le accompagna ovunque ed è segretamente innamorato della bella musicista. Finché l’inaspettato crollo di un’installazione non crea il panico tra la folla, e Omiya si ritrova fra le braccia di Tommy, un affascinante suonatore di banjo venuto dall’America...
Due mondi lontanissimi, l’antico Oriente e il moderno Occidente, si incontrano a Parigi attraverso i destini di Omiya e Tommy. E forse, per qualche istante magico, la musica e l’amore riusciranno ad annullare la distanza che li separa.

La geisha e il suonatore di banjo è un romanzo al limite tra il rosa, il fantasy e il fiabesco.

I maggiori bookstore online lo inseriscono nel genere rosa. In realtà, a mio parere, va fatta una precisazione:  il libro, è vero, racchiude delle storie d’amore complicare – impossibili, oserei dire.

Queste storie, però, fanno da sfondo ad una trama che può essere definita d’avventura, addirittura con caratteri di fantasia. Ora vi spiego meglio cosa intendo…

Il libro

O-miya suonò la prima corda con il plettro. Quello shamisen non era come gli altri.
Piangeva
.

La geisha e il suonatore di banjo narra la storia dei due protagonisti, come si può intuire dal titolo, che si intrecciano con una moltitudine di personaggi, luoghi ed eventi.

La storia ha inizio in Giappone per la geisha e in America per il suonatore di banjo; le due storie si intrecceranno Parigi, in occasione di un evento di fama mondiale che rappresenta i popoli di tutto il mondo, con le loro tradizioni e caratteristiche.

L’ambientazione è quindi molto varia ma, unita all’atmosfera che l’autore riesce a ricreare, è sempre molto suggestiva. Il lettore percorre miglia e miglia, attraversando il mondo intero e passando dai locali dei bassifondi americani con whisky e fumo alle sale da tè giapponesi, tra rigore, disciplina e cerimonie.

Se nello spazio ci si sposta molto, nel tempo si percorrono soltanto un paio di anni a cavallo del 1900, per poi fare un salto temporale nell’epilogo, fino ai giorni nostri.

Ciò che accomuna tutti i protagonisti del libro è la musica (e questo vale anche per i personaggi secondari come, per esempio, colui che ha raccolto i suoni del mondo su cilindri fonografici e ha permesso alla storia di arrivare fino ad oggi!).

Musica che rende liberi, musica che accomuna e che divide, musica gioiosa e musica straziante.

Pensi che il fiume si preoccupi di ciò che pensano i pesci? è uno dei misteri della muscica: se suoni per gli altri, la tua musica non piacerà a nessuno. Ma se ami la tua musica, l’ameranno anche gli altri.

Ed ecco che arriviamo ai tratti fantasy del libro: lo shamisen suonato dalla geisha, infatti, sembra avere qualcosa di magico, capace di commuovere chiunque ne senta il suono. Ciò che non ci si aspetta, però, è il motivo per cui questo strumento sia diventato così potente e magico.

Il ritmo di lettura è piuttosto veloce, ma lo stile dell’autore trasmette una sensazione di calma (nonostante la tragicità degli eventi), come se stesse raccontando una fiaba o un’antica leggenda.

La nostra memoria è un oceano nel quale accumuliamo migliaia di ricordi. La maggior parte sprofonda negli abissi. Solo i più importanti, felici o  tristi che siano, nuotano in superficie. Immergiti in quest’oceano e cerca un ricordo nascosto. Dev’essere dolce, caldo, delicato come il cotone. Raccoglilo adagio e conservalo in un piccolo cassetto nel tuo cuore. Non servirtene troppo spesso, non devi sciuparlo. Fallo solo se ne hai bisogno, apri il cassetto e lascia che la dolcezza di quel ricordo ti rassicuri.

 

In conclusione

La geisha e il suonatore di banjo è un libro molto piacevole, dall’ambientazione e dall’atmosfera estremamente suggestive. Lo consiglio proprio per questo motivo: un viaggio attorno al mondo sul nascere del XX secolo, tra tradizioni e popoli estremamente diversi tra loro.

Quindi, benché sia classificato come “romanzo rosa” non aspettatevi un libro sdolcinato, ma piuttosto una “fiaba” tragica ed emozionante.

Consigliatissimo!

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Buona lettura! 🙂

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