Romanzo, Classico
Crescere
2016
Copetina flessibile
224
Siamo nei Paesi Bassi, la terra dei tulipani, nel '600, il cosiddetto secolo d'oro olandese. Qui si sta svolgendo un'accesa lotta politica per il potere tra il Gran Pensionario, il borghese Johan de Witt, e lo Statolder, l'aristocratico Guglielmo III d'Orange. Nello specifico, va ricordato che, con il primo diffondersi dei tulipani, allora importati in Europa dall'Oriente, si sviluppò una vera e propria mania tra le classi altolocate del paese per questi fiori. I protagonisti sono invece tre personaggi inventati: Cornelius van Baerle, il carceriere Grifo e sua figlia Rosa; ma soprattutto il fiore che dà anche il titolo al romanzo, ossia il tulipano nero. Il medico Cornelius Van Bearle che, pur appartenendo a una ricca famiglia dell'Aja, non vuole arricchirsi ulteriormente, ma investe grosse somme di denaro nella sua passione per i tulipani, alla ricerca di forme e colori sempre più nuovi fino a riuscire a creare l'impossibile tulipano nero, per il quale la città di Haarlem offre il ricchissimo premio di centomila fiorini. Cornelius sta quasi per riuscirci ma un vicino invidioso, Isaac Boxtel, organizza un piano per rubargli i preziosi bulbi.
Recensire Il tulipano nero o no? C’è chi sostiene che le recensioni dei classici siano inutili perché, in quanto classici, non necessitano di commenti. Io credo piuttosto che recensire un classico non sia semplice perché, per quanto la recensione voglia essere oggettiva, si rischia sempre di improntarla con un giudizio. Tuttavia, anche questo giudizio può aiutare il lettore successivo a farsi un’idea del tipo di lettura a cui va in contro. Perciò eccoci qua…
Il tulipano nero
Il tulipano nero è un romanzo di Alexandre Dumas (padre) scritto nel 1850.
Ambientato nei Paesi Bassi, nel ‘600 (periodo d’oro per l’Olanda), racconta di una efferata lotta di potere tra Johan De Witt (un ricco borghese) e Guglielmo III D’Orange (aristocratico).
Alla base della trama c’è il mercato dei tulipani, che venivano importati dall’Oriente. Il mercato dei tulipani diventa in poco tempo la base dell’economia olandese, attirando soprattutto i nobili del Paese. Il prezzo dei fiori continua a salire, vittima delle speculazioni di chi vede in questi fiori un’ottima fonte di guadagno. Questo libro racconta i meccanismi del mercato dei tulipani dell’epoca attraverso una storia originale e coinvolgente.
Il tulipano nero racconta…
La storia del medico Cornelius Van Bearle che, pur essendo di famiglia borghese benestante, decide di non portare avanti gli affari di famiglia ma di investire nella coltivazione di tulipani di ogni specie e colore, fino a creare il misterioso e impossibile tulipano nero, per il quale la città di Haarlem offre il ricchissimo premio di centomila fiorini.
Un vicino invidioso, però, tenderà una trappola a Cornelius, che rischierà addirittura la condanna a morte.
Inizia in questo momento una storia tragica di amore e lotta per la giustizia.
Il tulipano oltre la trama
Il tulipano nero è un grande classico di Dumas, autore noto per il suo stile curato e coinvolgente e per le sue storie affascinanti. Come ci si può aspettare dal titolo e dall’autore, è un libro di grande classe ed eleganza, nonostante tratti anche di invidia, odio e violenza.
Ha un ritmo di lettura medio a causa delle descrizioni e delle nozioni da assimilare (soprattutto nella prima parte) per potersi immergere nella storia.
In realtà, il ritmo cambia a metà del libro: la prima parte è più lenta, contiene più informazioni storiche e dettagli su quella che è realmente stata la storia del mercato dei tulipani in Olanda. Nella seconda parte, invece, hanno più importanza i protagonisti del racconto e il ritmo accelera leggermente.
Come tanti libri contemporanei a questo, fa riferimento alla società dell’epoca mettendone in risalto alcune caratteristiche e, soprattutto, alcuni difetti e mancanze. Tra le righe si può trovare una sorta di critica ai ceti sociali protagonisti del racconto.
Nonostante ciò, però, è un libro che si legge tranquillamente e lascia un bel ricordo. Per questo lo consiglio sia agli amanti dei classici e sia a lettori “onnivori”, merita davvero di essere letto nonostante non sia di certo il più conosciuto romanzo di Dumas.
***un appunto: in questo caso, l’edizione Crescere non è la migliore. Nel testo ci sono alcuni errori e la traduzione non è sempre scorrevole.
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