The Witcher
Fantasy
Editrice Nord
2019
Copertina flessibile
372
Geralt è uno 'strigo', un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore...
Il guardiano degli innocenti è il primo volume della saga The Witcher: un gran bel fantasy.
Il guardiano degli innocenti
Il primo volume della saga The Witcher fa egregiamente il suo lavoro: catapultare il lettore in questo mondo fantastico sapientemente creato e raccontato, e invogliarlo a leggere l’intera saga.
Si comincia con una scena che presenta il protagonista, Geralt di Rivia, e da questo momento si inizia a seguirlo in tutte le sue avventura a caccia di mostri imbattibili e creatura di ogni genere.
Il guardiano degli innocenti si basa sulla perfetta unione di quattro elementi fondamentali:
- lo stile;
- i personaggi;
- l’ambientazione;
- l’atmosfera.
La prima cosa da analizzare è sicuramente l’insieme dei personaggi.
Come ogni fantasy che si rispetti, anche questo libro contiene una grande varietà di personaggi umani e non: ci sono molti personaggi dalle sembianze umane ma dai poteri sovrannaturali; e poi ci sono moltissime creature di ogni forma e genere, che riprendono in qualche modo le fattezze di quelle menzionate o descritte in testi del passato, o sono originate dall’unione di alcune di queste creature.
Il protagonista è, come accennato poco fa, Geralt di Rivia (lo strigo, o witcher): un uomo a tutti gli effetti, ma dotato di forza, capacità e conoscenze fuori dal comune. Subito dopo di lui, come importanza, ci sono Jennefer e Cirilla: due donne con poteri incredibili e con ruoli estremamente diversi all’interno della storia.
Dopodiché compaiono una serie infinita di personaggi secondari e creature mostruose: re e regine, elfi, fauni, strigi, maghe, e così via.
Ovviamente, essendo il primo volume di una saga composta da sette libri, alla fine si hanno le soluzioni ad alcuni dei fatti che hanno inizio in questa prima fase, ma non a tutti: ci sono alcuni punti che rimangono in sospeso e che, giustamente, invogliano il lettore a proseguire. Principalmente si tratta dei legami che uniscono i tre protagonisti e le vicende che riguardano il loro passato o futuro, mentre le vicende risolte nell’immediato sono quelle che danno un senso ai personaggi e, se vogliamo, spiegano anche il significato del titolo.
Il guardiano degli innocenti è, infatti, Geralt, lo strigo dalla fama indiscussa di uccisore, mercenario e spietato, che però si trova più di una volta a salvare vite innocenti e spiegare misteri incompresi da persone che altrimenti avrebbero continuato ad agire nell’ignoranza.
Ambientazione e atmosfera
Come anticipato, questi due elementi sono molto rilevanti e vanno avanti di pari passo: nel momento in cui una scena cambia, cambia l’ambientazione, e l’atmosfera di conseguenza. Questo avviene molto spesso e talvolta velocemente: le scene si susseguono repentinamente e si alternano momenti di tensione e di pace; ciò che si percepisce è sempre molto chiaro: al variare della scena, cambia nettamente anche l’atmosfera, passando da scene di battaglia a scene scherzose di dialogo e svago.
Ciò che non cambia per tutta la durata del testo, è la capacità dell’autore di far immaginare ogni dettaglio pur non essendo prolisso nella descrizione dei luoghi, dei personaggi e degli avvenimenti.
Infine, lo stile
Lo stile dell’autore ne Il guardiano degli innocenti, è assolutamente impeccabile: scorrevole, divertente e crudo al punto giusto, mai prolisso, mai eccessivo in alcun senso. Tant’è che ci si ritrova a leggere un libro di 500 pagine in tre giorni, e senza nemmeno avere tanto tempo a disposizione (o, almeno, questo è ciò che è successo a me!).
Il ritmo di lettura è quindi veloce, non tanto per la trama in sé (che è piuttosto articolata), quanto per lo stile dell’autore. Oltre tutto il libro è stato tradotto, su richiesta dell’autore, direttamente dalla lingua originale, senza passare per la traduzione intermedia in inglese!
Libro e Serie TV Netflix
Personalmente cerco sempre di non paragonare il libro alla sua trasposizione cinematografica, ma piuttosto cerco di vederli come due elementi ben distinti da valutare separatamente.
Ad ogni modo, ho pensato di riportare la mia opinione anche sulla serie TV.
Trattandosi appunto di una serie, è stata realizzata senza dubbio in modo strategico: senza aver letto il libro molti collegamenti rimangono irrisolti fino alla fine della stagione. Inoltre è strutturata con molteplici salti avanti e indietro nel tempo, a differenza del libro che è molto più lineare.
Ovviamente, come serie incuriosisce molto di più essendo strutturata in questo modo piuttosto che “in linea retta”, e invoglia gli spettatori a rimanere incollati allo schermo puntata dopo puntata.
Ci sono poi altre due differenze rispetto al libro: nella serie i tre protagonisti assumono importanza quasi equivalente sin dall’inizio, mentre nel libro Geralt rimane sempre un gradino più in alto; infine, sono state apportate alcune modifiche allo svolgimento della trama (il motivo per cui Geralt si trova a corte con la regina Calathe, per esempio).
In conclusione vi consiglio sia il libro che la serie, magari senza paragonarli troppo! La saga merita davvero… e la serie è ben fatta nonostante le incongruenze con il libro! Buona lettura e buona visione!
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