Darsan è un libro che racchiude al suo interno ben tre generi letterari: è un saggio sull’india, un diario di viaggio e una testo di formazione personale.
Darsan // Recensione
Il libro si suddivide in più parti, analizzando ogni aspetto dell’India (luoghi, religione, usi e costumi, consuetudini e stranezze) e rivelandosi in questo modo un ottimo saggio per appassionati dell’Oriente, soprattutto perché descrive il Paese in modo inconsueto, non “turistico”.
Al pari è un diario di viaggio perché, a tutti gli effetti, racconta dell’esperienza diretta dell’autore, che ha attraversato il Paese in lungo e in largo imbattendosi nelle più disparate situazioni e conoscenze.
Non è il classico diario di viaggio in ordine cronologico, ma piuttosto una raccolta di testimonianze suddivise per argomento: per esempio templi, persone, luoghi e così via.
Sono in una condizione strana.
Ho incontrato l’India. Mi sento leggero e mi viene un po’ da piangere.
Darsan // Il libro
Come anticipato all’inizio della recensione, Darsan è suddiviso in più parti, che permettono di conoscere l’India in ogni suo aspetto. Soprattutto permette di conoscerne la parte più profonda e nascosta, con pregi e difetti, che ovviamente non vengono decantati sulle brochure di viaggio.
Si parla di povertà, di sporcizia e degrado: di umanità, nel bene e nel male.
Si viene a conoscenza di un’India che mantiene le tradizioni ma cerca, in qualche modo, di rimanere al passo con i tempi.
Questo viaggio attraverso il Paese viene suddiviso per argomenti e per esperienze. L’autore, infatti, già nella premessa specifica di non essersi recato in India come turista ma come individuo in cerca di qualcosa.
Ciò che stava cercando era in realtà sé stesso… Ed ecco che si arriva alla parte del libro che si può definire di “formazione” o di “crescita personale”. Si tratta del capitolo che precede l’epilogo: un capitolo scritto in chiave filosofica, che sviscera le riflessioni dell’autore sullo scopo e sull’esito del suo viaggio.
Proprio in questo capitolo conclusivo è contenuto il messaggio: la ricerca e l’importanza dell’individualità, l’essere in pace con sé stessi e con tutto il resto.
Darsan // Tecnicamente parlando…
Analizzando il testo dal punto di vista tecnico, si ha un buon saggio: ben strutturato, bilanciato tra oggettività ed emotività dell’autore.
Lo stile dell’autore è piuttosto semplice, alterna descrizioni di esperienze vissute e riflessioni personali (che sono il filo conduttore di tutto il testo, fino all’epilogo descritto poco fa).
Il ritmo è medio-lento ma il libro si legge comunque piacevolmente e piuttosto velocemente.
L’ambientazione è ovviamente l’India per l’intero testo; ciò che cambia e che dà risalto ad alcune parti del libro è l’atmosfera: grazie alle minuziose descrizioni delle scene riportate, è possibile immaginare e percepire gli aspetti meno conosciuti del Paese (il calore, gli odori, lo sporco di alcuni luoghi e la maestosità di altri luoghi).
In conclusione
Un buon libro adatto a: appassionati di viaggio e letture di questo genere, amanti dell’oriente, lettori che amano sperimentare e scoprire letture “diverse”.
Per tutte le altre recensioni: INDICE.
Grazie @bookabook!