L’astrattismo
L’Astrattismo è un movimento artistico che nasce nei primi anni del XX secolo, contemporaneamente in diverse zone dell’Europa, pur senza un intento comune.
Coinvolge arti pittoriche e plastiche che hanno come base la rappresentazione oggettiva della vita reale tramite colori e forme.
L’intenzione è quella di creare una rappresentazione comprensibile e riconoscibile in modo universale.
Fino a quel momento, l’arte era basata sulla prospettiva e sulla rappresentazione verosimile della realtà o su un’illusione di come avrebbe potuto essere.
Tuttavia, anche grazie alla scoperta di nuove culture e nuove forme d’arte nel resto del mondo, gli artisti europei dell’epoca sentono la necessità di esprimere questo cambiamento attraverso le proprie opere.
Rappresentano infatti, attraverso forme geometriche e colori, l’ansia e lo stato di incertezza tipico della società dell’epoca.
L’astrattismo in Italia
In Italia le prime opere astrattiste sono da attribuire a Romolo Romani, all’inizio del ‘900, benché le sue opere fossero più che una vera rappresentazione astratta un tentativo di rappresentare le forse della natura.
In seguito altri artisti si approcciano all’astrattismo; uno in particolare: Giacomo Balla, che realizza una sequenza di tele nel 1912, chiamata Compenetrazioni Iridescenti.
Segue un periodo di incertezza e “stallo”, in cui l’arte futurista in Italia non ha molto successo. Verso la fine degli anni ’30, però, alcuni artisti italiani si riuniscono in gruppi “misti”, determinati a portare avanti una nuova esperienza artistica.
Questa sarà la base delle più innovative correnti artistiche della seconda metà del 900.
Sono due i principali gruppi di pittori astrattisti: uno a Milano e uno a Como; data la vicinanza geografica, gli artisti di entrambi i gruppi hanno modo di confrontarsi e dare sfogo a idee comuni.
Il gruppo milanese segue le orme di Reggiani e Licini, creando opere istintive e puramente astratte. Ospita una mostra personale di Kandinsky e presto le influenze di questo artista arrivano al gruppo comasco.
Terragni diventa uno dei massimi rappresentanti dell’astrattismo italiano. Dopo aver appreso l’arte di Kandinsky, infatti, crea qualcosa di unico: “Casa del Fascio” di Como, una trasposizione in chiave attuale del palazzo comunale medievale, anticipando un gusto che si sarebbe diffuso decenni dopo.
Zoom su: Vasilij Kandinskij
«L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.»
Vasilij Kandinskij (o Vasily Kandinsky; 1866 – 1944), pittore franco-russo, precursore dell’astrattismo, realizza i primi acquerelli astratti tra il 1910 e il 1912, ma non aveva ancora conosciuto il testo di Worringer.
In seguito, proprio da questo trae il termine astratto, che usa per primo in riferimento ad un’opera d’arte.
Nelle sue opere è fondamentale il rapporto con la musica, infatti alcuni lavori hanno titoli e numerazioni che solitamente vengono utilizzati per i brani musicali.