Salve lettori! oggi vi parlo del bianco nell’arte. Come vi ho detto nell’articolo precedente relativo a questo colore, si tratta di una tinta molto particolare: nonostante possa sembrare scontata e indefinita, è la base di tutto.
Una breve premessa:
Soprattutto nella società occidentale, il bianco è simbolo di pulizia, in passato anche di purezza (abiti da sposa, battesimo in bianco e così via). Il bianco è il colore del bene e, se c’è un colore associato al bene deve essercene anche uno associato al male: ed ecco il binomio bianco e nero, bene e male, angelo e demone, vita e morte, luce e buio. La maggior parte delle rappresentazioni artistiche, soprattutto del passato, si basano su questi concetti.
Non è così in Estremo Oriente e per molte popolazioni dell’Africa: in queste culture, infatti, il bianco è il colore del lutto, della morte e della malvagità.
E con questo aspetto del bianco, torniamo all’Occidente, perché a pensarci bene, anche nella cultura occidentale questo colore non ha sempre un significato positivo: il bianco di un fantasma, di un cadavere.
Anche questo colore, quindi, ha un doppio significato: probabilmente il suo lato candido e positivo è quello più immediato e facile da riconoscere ma, tuttavia, ne nasconde uno opposto che significa malessere e paura.
Detto ciò, vediamo alcune rappresentazioni artistiche che hanno il bianco come protagonista.
AGNELLO
Una delle raffigurazioni “in bianco” più celebri è sicuramente l’agnello. Non solo come animale sacro, ma anche come simbolo di sacrificio (tant’è che già nell’Odissea venivano offerte in sacrificio delle giovenche bianche al dio del sole). Nelle opere cristiane, poi, assume ancor di più un significato simbolico di gloria, cammino verso i cieli, luce divina.
Una rappresentazione interessante è quella di Francisco de Zurbarán (Fuente de Cantos, 7 novembre 1598 – Madrid, 27 agosto 1664) nella sua opera Angus Dei, in cui l’agnello è simbolo di sacrificio e martirio, sofferenza e liberazione.
PERLA
La perla è stato un elemento caratterizzante nel mondo dell’arte per molto tempo: il suo colore trasmetteva purezza di per sé a cui, poi, si aggiungevano la forma, la trasparenza, la luce, l’iridescenza. Insomma, un elemento che evocava una sensazione di perfezione, di purezza.
L’esempio più significativo è sicuramente la Ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer, ritratto che ha dato origine a interpretazioni letterarie e cinematografiche.
LUNA
La Luna è da sempre un soggetto fondamentale nell’arte, nella poesia, nella musica. Tinta di molti colori, dal giallo all’oro, dal bianco al rosso, ha ispirato artisti di ogni genere.
Il chiaro di luna è stato un punto fermo dell’arte e del romanticismo per secoli, perlomeno fino all’inizio del ‘900, con l’avvento del Futurismo. E, in questo caso, è d’obbligo citare l’opera Fuga in Egitto di Elsheimer.
NEVE
Un’altro elemento spesso utilizzato dagli artisti è la neve: in alcuni casi simbolo della stagione fredda, in altri casi di un “periodo freddo” come per esempio la guerra, la carestia, e così via.
Gli artisti che maggiormente hanno dato vita alla neve in campo artistico sono gli impressionisti, uno su tutti: Monet. Nelle sue opere spesso appaiono soggetti “immersi” nella neve: La gazza, Il carro sulla strada di Honfleur, e così via.
E ANCORA…
La neve, la luna, la perla e l’agnello sono solo alcuni dei molteplici significati attribuiti al bianco. Non si possono non citare, per esempio, la seta, la luce, il bianco nuziale, ecc.