Romanzo
Beat - Neri Pozza
Copetina flessibile
La soffiatrice di vetro è un romanzo storico dell’autrice tedesca Petra Durst-Benning che, attraverso la storia di tre sorelle coraggiose e determinate, racconta uno spaccato di storia della Germania e di una delle lavorazioni che all’epoca hanno reso famoso il Paese: la lavorazione del vetro.
Non solo: le tre sorelle sono la dimostrazione della capacità di alcune donne di emanciparsi nonostante l’epoca in cui sono vissute, i pregiudizi e le consuetudini.
Ora vi spiego meglio…
Il libro
Che cosa sarebbe la vita senza cambiamenti? Non possiamo impedire che succedano, questo è sicuro, ma qualche volta possiamo indirizzare il corso degli eventi.
La soffiatrice di vetro è ambientato in Germania, più precisamente nel paese di Laushca.
Si tratta di un piccolo paesino di campagna, ancora geograficamente e culturalmente abbastanza distante dalle città in via di sviluppo, con negozi e grandi commerci.
Tuttavia, è proprio nei piccoli paesi della Germania ottocentesca, però, che si produce ciò che manda avanti l’economia di buona parte delle attività del paese: il vetro soffiato.
Sono molti i mastri vetrai e i garzoni dediti a questa attività. Tra questi, il padre di Marie, Ruth e Johanna. Le tre sorelle si ritrovano precocemente orfane di madre e fanno del padre il fulcro della loro vita.
Questo, però, è reciproco: il padre infatti le tratta sempre con molto riguardo, insegna l’oro l’arte della decorazione del vetro e le fa lavorare nel suo laboratorio.
Questo si rivelerà indispensabile per la sopravvivenza delle tre ragazze dopo la morte del padre. Dopo un periodo di tristezza e smarrimento, infatti, si metteranno all’opera per affrontare le difficoltà quotidiane.
Siamo alla fine dell’800: la priorità per una donna dell’epoca era il matrimonio, la sistemazione definitiva. Per queste tre ragazze, invece, la priorità è guadagnarsi da vivere senza dover ripiegare su un matrimonio non desiderato.
Intraprenderanno tre percorsi lavorativi diversi: inizialmente tutte tre lavoreranno per un mastro vetraio molto esigente. Successivamente le strade si divideranno: Johanna si trasferirà in città, a lavorare in un famoso negozio che commercia con l’estero e lì scoprirà il suo lato più raffinato e delicato.
Ruth sarà la prima a sposarsi e mettere su famiglia, ma senza dimenticare le sorelle. Marie, infine, darà sfogo alla sua creatività sentendosi finalmente in pace dopo aver risistemato il laboratorio del padre e aver ripreso a disegnare.
Ovviamente, essendo costrette a lavorare e a vivere in un mondo prevalentemente maschile, dovranno affrontare parecchie difficoltà, ma avranno anche incontri piacevoli, riconoscenza e ammirazione.
Oltre la trama…
La soffiatrice di vetro è quindi un romanzo storico coinvolgente, duro e delicato allo stesso tempo.
Ciò che racchiude veramente questo romanzo è “la vita delle donne”: i discorsi tipici (tra sorelle, per esempio), le paure, le preoccupazioni, i desideri, i pregiudizi e le consuetudini che da sempre accompagnano il sesso femminile.
In poche parole: la forza che ogni donna deve trovare per affrontare la quotidianità.
Il libro ha un ritmo di lettura medio: i fatti non sono mai troppo rapidi e le descrizioni (sia degli aspetti materiali e sia di quelli emotivi) rendono il racconto fluido e piacevole, sbalzi nell’andatura.
Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole e permette di percepire appieno l’atmosfera che vuole ricreare in ogni situazione: per esempio, il negozio in cui lavora Johanne e il laboratorio in cui lavora Ruth sono pressoché l’opposto, sia per come vengono descritti materialmente e sia per come le ragazze li percepiscono.
L’ambientazione, come anticipato è quella della Germania dell’800, molto affascinante.
In conclusione
Lo consiglio senza dubbio come buon romanzo storico. Inoltre contiene un bel messaggio sulle donne e per le donne.
Personalmente ho apprezzato praticamente tutto in questo romanzo: l’ambientazione, l’atmosfera, le protagoniste e lo stile!
Buona lettura!
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