Il mio Cammino di Santiago
quasi 800 km
quasi 800 versi
due componimenti poetici sul pellegrinaggio verso Compostela
Oggi, 21 marzo – giornata Mondiale della Poesia, ho deciso di parlarvi di un libro che contiene due componimenti poetici, dell’autrice Mara Spoldi (di cui potete leggere anche la recensione di Timidi Zampilli).
Il libro
Si tratta di un libro relativamente breve (circa 90 pagine) ma che contiene al suo interno una grande quantità di emozioni.
Come detto in precedenza, nella recensione di Timidi Zampilli, l’autrice è estremamente sensibile e allo stesso modo lo sono i suoi versi. Ciò che può risultare inconsueto è il fatto di “leggere un viaggio” sotto forma di versi: solitamente si è abituati a diari di viaggio piuttosto che romanzi “on the road”, questo libro invece racconta un viaggio in versi.
Riporto la prefazione, che contiene alcune informazioni utili sul testo:
In questi ultimi tempi (oltre che in tutti i tempi), il
pellegrinaggio a Santiago di Compostela ha
assunto un carattere molto profanato dai mezzi di
comunicazione. Affrontano questo viaggio anche
coloro che sono miscredenti, per sport, avventure e
divertimenti.
Alcune iniziative mi hanno addirittura lasciato
perplesso. Invece, nel viaggio della Spoldi, io vi
troverò un fervore che può essere paragonato,
mutate le epoche e le circostanze, a quello di
Caterina Benincasa, passata alla storia come Santa
Caterina da Siena, eletta addirittura a “dottoressa”
della Chiesa.
Non so se il misticismo aiuti a produrre o no arte e
poesia, ma di artisti, pittori, musicisti, scultori che
hanno compiuto le loro opere anche in preda a un
certo loro rapimento o a una ricerca mistica, ce ne
sono molti.
A me sembra che la poesia di Mara Spoldi, altresì
nella tendenza del suo linguaggio verso certi
arcaismi, lei si giovi di molte risorse spirituali e di
ieratica immaginazione, di accesi sentimenti e di
ferventi rappresentazioni, per ottenere l’ardore
ascetico, l’illuminazione, le risorse dall’Alto che va
cercando con fede e speranza, e non le mancano
squarci lirici suggestivi.
Insomma, sono onestamente convinto di trovarmi,
al di là d’ogni altra considerazione d’altro genere,
davanti ad una artista autentica.
Teodoro Giuttari
La particolarità
Come premesso all’inizio della recensione, Il mio cammino di Santiago non racconta solo il viaggio con le sue tappe e la sua dinamica, racconta principalmente le emozioni di una persona che ha deciso di intraprendere questo cammino di quasi 800 km.
Riporto i primi versi per dare un’idea dello straordinario lavoro dell’autrice:
Parti.
La paura del sogno
si fa presto magia
e la mente dischiusa
accoglie delicata
i colori del silenzio.
Lo stile è semplice, il lessico comune, il ritmo costante: tutto dà importanza al contenuto.
In conclusione
Consiglio questo libro a tutti gli amanti della poesia, anche a chi volesse sperimentare qualcosa di “diverso”, forte e delicato allo stesso tempo.
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Buona lettura e… Grazie Mara per avermi dato la possibilità di leggerlo!