Recensione Estelle
Descrizione:
Una trama intrisa di suggestioni classiche per poi ammantarsi, man mano, di atmosfere sempre più contemporanee, quasi fosse un film della Pixar o una serie della FOX, dove la magia e il fantastico diventano il modo migliore per poter raccontare, con stile seducente e ironico, le paure archetipe di un padre che, per il troppo amore, fa germogliare il male oscuro in sua figlia, fino alla forza dirompente e incontenibile della prima vera passione amorosa della ragazza che finirà, nel bene o nel male, col sovvertire ogni ordine precostituito.
La principessa e futura regina Estelle, figlia del re Gustav IV e Alessaija, sembra aver ereditato dalla madre non solo la straordinaria grazia e bellezza, ma anche una terribile e, forse letale, avversione alla luce del sole.
Vinto dalla paura, per l’amore incondizionato che prova per lei, il Re padre trasforma il castello, e l’immenso giardino, in un posto dove il sole non potrà affacciarsi in nessun modo, e, se la figlia sarà costretta a vivere tutta la vita esclusa dal mondo, farà in modo che tutto il mondo possa passare nel suo castello per allietare le continue feste organizzate per la sua bambina.
E tutto sembra procedere secondo i suoi piani, fino a quando al castello, in occasione della giostra indetta per dare uno sposo alla sua unica figlia, non capiteranno il principe Ileardo di Hardangerfjord e Juan, un suonatore di accordìon.
Il libro:
Estelle è una favola moderna, che mantiene la struttura tipica della fiaba, con protagonista ed antagonista, situazione iniziale positiva, complicazione, sviluppo.
Tuttavia, Estelle si distingue dalla fiaba classica per il fatto che ogni personaggio è ambiguo, ogni evento è incerto sulle conseguenze a cui porterà.
Non c’è il personaggio estremamente buono e non c’è il personaggio estremamente cattivo, ognuno ha dentro di sé una parte buone e una cattiva.
C’è un fatto scatenante che dà inizio a tutta la storia ma è una casualità, non una decisione o un atto dettato dall’intenzione di qualcuno di fare del bene o del male: la storia di Estelle parte da un incontro del tutto inaspettato, avvenuto per caso.
La protagonista è Estelle: il lettore può seguire le sue avventure dalla tenera età, quando scopre di non poter sopportare la luce del sole, fino all’adolescenza, quando rischia tutto pur di assaporare qualche attimo di libertà; attorno a lei, ruotano gli altri personaggi principali: il padre affettuoso e protettivo, la madre da cui la fanciulla eredita questa strana avversità alla luce solare, Juan il sonatore di accordion, i giovani spasimanti e così via. Ecco che diventa difficile definire un solo antagonista, una sola conclusione e un solo sviluppo: cosa ha realmente fatto del bene o del male alla protagonista?
La narrazione viene fatta tramite un narratore esterno ed il ritmo è piuttosto veloce, considerando che si analizza la vita di Estelle, dalla sua nascita all’adolescenza, in meno di cento pagine; nonostante la sua brevità, però, il racconto non manca di significato: i temi principali del libro, infatti, sono la libertà e l’amore.
Libertà negata, desiderata, conquistata.
Amore inaspettato, complicato, difficile.
Attraverso la storia di Estelle, vengono affrontati temi come la famiglia, il desiderio di protezione, la crescita, le incomprensioni e la difficoltà di prendere decisioni importanti. Ogni personaggio si fa carico di un messaggio per il lettore: un padre disposto a tutto pur di proteggere la figlia (e che, in realtà, finisce con il rinchiuderla nel suo castello), Juan – troppo diverso dall’ambiente in cui viene catapultato, Estelle – la figlia affettuosa ma desiderosa di libertà.
In questo modo, si giunge fino alla fine, con un epilogo inaspettato e da interpretare liberamente!
In conclusione:
Si tratta di un libro molto curato, nell’aspetto e nel contenuto: lo consiglio agli appassionati di fiaba e non solo; credo infatti che, tolto il pubblico a cui solitamente sono destinate le fiabe, ovvero quello dei più piccoli, sia un libro adatto ad ogni tipo di lettore.
Personalmente l’ho apprezzato in quanto favola diversa, per lo stile dell’autore e per la cura dei dettagli estetici.
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Ringrazio la @cuzzolin_editore per avermi dato la possibilità di leggere questo libro!
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