Il Signore delle Mosche

Il signore delle mosche Book Cover Il signore delle mosche
William Golding
Romanzo
Oscar moderni
2017
263

Le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. Poi ci sono coraggio, dolore e piacere. La protagonista è l'ombra. L'ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. Ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? Forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. E qual è la follia? Quella di ritrovarsi all'Inferno senza aver peccato? Oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? In questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c'è. La vita ha un sapore magico e nella vita c'è qualcosa di più forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. Qualcosa che non muore. Postfazione dell'autore.

Il signore delle mosche

Trama:

Un gruppo di ragazzi si trova a naufragare su un’isola deserta, dopo l’abbattimento dell’aereo su cui si trovava.

Rimangono soli, nessun adulto rimane o arriva sull’isola con loro o dopo di loro.

Inizialmente sperimentano il piacere della libertà, una libertà dovuta alla lontananza da genitori e maestri. Presto, però, si accorgono di ciò che realmente si trovano di fronte: assenza di cibo e acqua, assenza di regole e di affetto, nessun consiglio o insegnamento.

Si formeranno gruppi in contrasto tra loro per l’occupazione dell’isola e le decisioni da prendere quotidianamente: nella speranza che qualcuno arrivi a soccorrerli sarà la legge del più forte a prendere il sopravvento.

Il libro:

Un libro realistico in modo sconvolgente. Benché la situazione sia paradossale, l’esito è ovvio: più individui lasciati a sé stessi non possono che entrare in conflitto.

Un romanzo d’avventura dal ritmo sostenuto, ambientato in un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico, durante una guerra (non è specificato di quale confitto si tratti).

Lo stile dell’autore è impeccabile, il lessico perfetto per ogni fatto descritto: tutto ciò non fa che sottolineare gli aspetti orrendi della natura umana. Il libro può essere diviso in tre parti secondo lo stato d’animo dei protagonisti:

  1. prima fase: euforia
  2. seconda fase: paura
  3. terza fase: crudeltà

Seguendo queste tre fasi è chiaro quale sia il messaggio dell’autore: l’uomo genera il male per natura, come reazione alla paura.  E il fatto che questo messaggio venga passato attraverso dei bambini, simbolo di innocenza, è ancora più significativo (da non sottovalutare anche il fatto che la vicenda abbia come sfondo un conflitto planetario: un conflitto nel conflitto; i bambini hanno appreso e riprodotto la crudeltà).

Di conseguenza, se all’inizio i protagonisti erano uniti dal comune senso di libertà, in seguito vengono divisi dalla paura: paura di morire, di rimanere lì abbandonati, di restare senza cibo, di animali che nemmeno esistono.

Da questo derivano i litigi e i conflitti tra i ragazzi: le regole stabilite all’inizio a poco a poco non sono più valide, la lotta per il potere diventa estenuante, si arriva a picchiare ed uccidere. I bambini più piccoli diventano selvaggi, i più grandi diventano bestiali.

In conclusione:

Lo consiglio assolutamente, è un romanzo che fa riflettere: a mio parere le tre fasi citate poco fa solo se stesse che accompagnano la vita di ogni giorno. Per esempio nell’ambito lavorativo: che si tratti di un’unica realtà o di quella generalizzata, lo schema è sempre quello. Euforia – Paura – Crudeltà.

La natura umana è questa, e dopo secoli di evoluzione ha solo mutato l’apparenza, non la sostanza: ciò che incide maggiormente in tutto ciò è la limitazione mentale dei singoli individui, che spesso sono quelli che prendono il sopravvento.

Buona lettura!

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