Fiction, Romanzo Storico
2018
320
Caravaggio Enigma
Trama:
Il piccolo Michele gioca con il fratello accanto ad uno stagno, cade e rischia di annegare; il fratello lo porta a casa in braccio e lui approfitta di questo momento di apprensione per godersi le attenzioni della madre: non è morto, ci è andato molto vicino, ha finto di morire?
La madre lo accusa per questo suo scherzo di cattivo gusto, da quel momento è portatore di sventure: la peste che colpisce Milano è solo una delle conseguenze della sua bravata. Michele ha cinque anni e rimane segnato da queste accuse della madre a vita.
“L’implacabile ragazzino dagli occhi neri, che un giorno sarebbe diventato il più grande pittore italiano trascorse con sua madre le lunghe ore delle streghe di una luna calante.”
“L’importanza del potere, il fatto che una persona senza autorità non valesse niente, aveva avuto un grande impatto emotivo sulla sua psiche.”
Viene mandato a Roma, solo, a ringraziare personalmente colei che provvederà al suo mantenimento ed istruzione. Una donna che vede in lui più di un semplice bambino scontroso, un pittore: Costanza Colonna.
“Michele, dimentica gli scontri o l’idea di diventare un soldato. Dimentica un futuro da scalpellino. Tu, bambino mio, diventerai un pittore.”
Da questo momento Michelangelo non farà altro che cercare approvazione, vorrà soltanto essere accettato.
“Volevo essere amato, ma odiavo chiunque mi amasse. Volevo essere accettato e allontanavo tutti.”
Il suo carattere irrequieto e la sua arroganza lo aiuteranno ad arrivare ad essere famoso nelle più importanti città italiane e a collaborare con la Chiesa; questi aspetti del suo carattere gli porteranno anche molti guai, fino alla fine!
“Le ambizioni di successo sembravano una farsa, le scarpe gli erano state rubate e i libri, che si erano rivelati una consolazione inattesa, gli erano stati confiscati non appena era arrivato a Roma.”
Il libro:
Il libro ha una struttura molto semplice e ben definita: narra le vicende del pittore a partire da quando è solo un bambino fino agli ultimi anni della sua vita.
La narrazione è semplice, fluida, e garantisce una lettura scorrevole; è molto descrittiva ed aiuta ad immergersi nell’atmosfera cupa e torbida dei bassifondi romani del 1500: le descrizioni dei luoghi e dei personaggi sono molto dettagliate e curate, così come quelle dei sentimenti e delle emozioni dei protagonisti.
Il ritmo ha una velocità media, adatta al tipo di romanzo e, su questo c’è da fare una precisazione: non è un thriller, al contrario di quanto riportato sulla copertina del libro.
Piuttosto lo definirei un buon romanzo storico, pieno zeppo di scene cruente, senza dubbio, che non fanno altro che descrivere come potesse essere realmente la vita il quel periodo e in quei luoghi: ad ogni modo, non ho trovato elementi per poterlo definire thriller.
Al contrario, secondo il mio parere, l’aspetto storico è molto curato e ben definito: personaggi, luoghi, opere, eventi, tutto molto dettagliato.
“Quella era la vita di strada, messa su tela nel modo più drammatico possibile. Chiari e scuri, il nascosto e il visibile, il sesso e la morte.”
“La verosimiglianza era tutto. I corpi non erano statue, le donne non erano perfette e i santi potevano puzzare quanto i contadini”
Cosa mi è piaciuto:
- il racconto della vita di Caravaggio: benché in versione “romanzata”, è la prima volta che trovo un racconto così approfondito, dall’infanzia all’età adulta;
- l’ambientazione
In conclusione:
Un buon libro, addirittura migliore di Cospirazione Caravaggio: la differenza sostanziale tra i due è che uno è un thriller, l’altro no; inoltre, Cospirazione Caravaggio si svolge su due piani narrativi, mentre Caravaggio Enigma su uno solo, ambientato nel 1500.
Lo consiglio a tutti gli amanti della storia dell’arte e di Caravaggio: è sempre molto bello immaginare come siano nate le opere che hanno fatto la storia.
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